Recycle è una sfida continua per l’innovazione.
Recycle genera nuova bellezza e nuovo valore.
Recycle è un processo creativo e reversibile.
Recycle è un progetto condiviso contro la crisi.
Recycle è un azione politica che anticipa il futuro.
Una città che ricicla è una città intelligente è una Smart city.
Un progetto di installazione e performance (in collaborazione con R.Calcagno, A. Gimelli, E. Paparella, G. Occhipinti), selezionato per SUPERELEVATA FOOT[PRINTS]2014 GENOVA e in mostra allo IUAV di Venezia in ottobre 2014.
SUPERELEVATA FOOT[PRINTS] è un evento che si propone di aprire ai cittadini l’area portuale compresa tra il varco di via dei Pescatori e il Mercato del Pesce per essere vissuta in modo diverso: performances e installazioni coinvolgeranno i visitatori a partecipare ad un laboratorio a cielo aperto volto a sperimentare idee, visioni e proposte per la città di Genova sull’idea di riciclo negli spazi urbani. In alcune zone dell’area portuale saranno presenti installazioni chiamate “impronte”: grandi teli dalla forma stilizzata del simbolo del riciclo e su cui ogni partecipante esporrà la propria idea, attività o performance. (sito web superelevata).
La “Grande Macchina”. Questo è il nome dell’impronta N°4 creata creata dall’Associazione Culturale Emsteludanza (Roberta Calcagno, Lucia Folco, Alessandro Gimelli, Giovanni Occhipinti, Eleonora Paparella), una torre alta ben 4 metri e realizzata interamente con materiale pubblicitario di recupero. I singoli pezzi sono cuciti e tenuti assieme da un sistema di prese e cavi che collegano la torre all’impronta vera e propria. All’ interno della Grande Macchina trovano posto fotografie e stampe i cui soggetti sono oggetti meccanici, strumenti di lavoro e macchinari per sottolineare lo strettolegame fra rinnovamento ed energia. Un legame che necessita di un intervento diretto dell’uomo, vera forza motrice del cambiamento, per restare vivo e rafforzarsi. La vera anima dell’installazione è costituita dalle biciclette ad essa ancorate: le due performer del gruppo pedaleranno sulle biciclette, simboleggiando la trasformazione dell’energia “negativa” e “sporca” proveniente dall’ impronta “urbana”, in un’energia rinnovata e pulita. Il Gruppo “Associazione Culturale Emsteludanza” ringrazia l’Officina Lavorazione Metalli di Paolo Bozzi.
Crediti fotografici:
Alessandro Gimelli
Luigi Fogliati
a performance, an installation, a footprint
“Bycicle is the transcription of energy in equilibrium, the glorification of leap, the visible conception of the wind. Generally flies; brushes against the land but doesn’t touch it”. (Cesare Angelini)
Recycle machine is both a performance and an art installation.
The installation it is composed by a footprint made of advertising material and by a four meters high tower filled by pictures, prints, mechanical parts, tools and other equipments. Every piece is tied by cables and plugs to the tower and the footprint. It is a kind of grande macchina that it needs the human action to work correctly.
The deep soul of the installation is made by bicycles that are anchored to the tower. Performers act inside the tower riding bicycles and making work the machine with the transformation between the dirty energies that come from the urban footprint in a new and renovated energy.
The man is the center of the machine; his pulsating heart is charged by movement and his body shows internal machinery as it were a machine itself. Human body and machinery appear as they melted and now work together: pipes are like veins, wires are like nerves and the bicycle wheels are extensions of human legs and feet as in the Marshall McLuhan theories.
Recycle machine is born from the ensemble of five eclectic artists’ ideas with different skills that have learnt to know each other thanks this project. They are involved with the same passion for art, for motion, for antique and fascinating tools, as an old style conception of a fin-de-siècle Melies’ movie.
Tag:
challenge, action, recycling
Credits:
Project by Associazione Culturale Emsteludanza thanks by Roberta Calcagno, Lucia Folco, Alessandro Gimelli, Giovanni Occhipinti, Eleonora Paparella.